Twiga

TWIGA

 

  • Immersione: da gommone
  • Difficoltà: media
  • Profondità maxi:  -38 metri

 

  Giace  sulla murata di dritta su un fondale sabbioso di circa 40 metri con la chiglia verso il largo. La nave si trovava alla fonda nella rada di Pace a pochi chilometri dal centro città. Le cause dell’affondamento, fine anni ’60, non sono ai più note.
 
Il relitto è fortemente esposto alle correnti dello Stretto, è consigliabile dunque consultare le tavole di marea programmando l’immersione nelle ore di “stanca”.
La nave non ha un particolare valore storico, ma rimane comunque affascinante la discesa nel blu fino allo scorgere di uno scafo perfettamente integro la cui sommità arriva a 30 metri.
Ammirare come la natura si sia impossessata di ogni anfratto sostituendosi alle vernici ed affondando le sue ventose nelle lamiere ormai completamente concrezionate.

 

 

Nella sua seconda vita la nave dà  rifugio a gronghi (Conger conger) e cernie (Epinephelus marginatus) di dimensioni ragguardevoli e il passaggio di grandi banchi di saraghi (Diplodus sp.) è praticamente una certezza.