LAURA C.
- Immersione: dalla spiaggia
- Difficoltà: media
- Profondità maxi: -50 metri
![](https://www.ecosfera.info/wp-content/uploads/2019/04/LauraC2_mallamaci_rid.jpg)
Raggiunta la costa Jonica calabrese viene attaccata da un sommergibile inglese e silurata, nel giro di pochi minuti, si adagia sul fondo sabbioso. Non è un segreto che la Laura C. trasportasse oltre 5.700 tonnellate di merce e materiale vario. tra cui circa 1.500 tonnellate di tritolo.
La nave è rivolta con la prua verso terra, perpendicolare al profilo costiero, la poppa si trova a 50 metri di profondità.
A differenza di un tempo, non è più possibile visitare le stive di poppa, ma solo quel che resta di esse, ormai cementate; è ancora visibile il grande pennone stagliarsi imponente verso la superficie.![](https://www.ecosfera.info/wp-content/uploads/2019/04/LauraC1_mallamaci_rid.jpg)
A differenza di un tempo, non è più possibile visitare le stive di poppa, ma solo quel che resta di esse, ormai cementate; è ancora visibile il grande pennone stagliarsi imponente verso la superficie.
![](https://www.ecosfera.info/wp-content/uploads/2019/04/LauraC1_mallamaci_rid.jpg)
Il relitto della Laura C. rappresenta un vera e propria oasi di vita, isolata su un fondale sabbioso: numerose sono le forme di vita che colonizzano questo relitto: grandi cernie (Epinephelus marginatus), che nascondono tra le lamiere.
Tutte le strutture della nave sono ormai ricoperte da spugne e grandi spirografi, alghe e briozoi, anellidi, madrepore e un brulicare di invertebrati, dividono lo spazio a disposizione sul metallo; pesci come sciarrani, perchie e nuvole di anthias completavano infine la coreografia.